La tecnica di lavorazione della ceramica oggi in uso in Palestina fu introdotta all’inizio del ventesimo secolo da artigiani armeni a Gerusalemme. Al termine della prima guerra mondiale, molti armeni, in fuga dalle persecuzioni, si stabilirono infatti in seno alle comunità armene che già esistevano in diverse città della Palestina. Questi artigiani iniziarono a lavorare al restauro della Cupola della Roccia e in breve tempo divennero parte integrante della società palestinese, così come la tradizione di lavorazione della ceramica di cui erano portatori.
La tradizione armeno-palestinese è oggi ancora viva a Gerusalemme, dove alcuni laboratori continuano a produrre, dentro le mura della città vecchia o a Gerusalemme Est. Tra le principali ditte, troviamo la Palestinian Pottery: suoi i tavoli dell’Ostello Austriaco
Presso la Armenian Ceramic in Nablus Road è possibile visitare il negozio e, intrufolandosi, anche il laboratorio: